Triathlon Medio LOVERE - DNLs report • 4 giugno 2017

Marelli Race Report Lovere

MARCO MARELLI RACE REPORT

Tempo impiegato: 5h46 … in classifica … esimo!

Ciao a tutto il popolo DNL, eccomi a raccontare la prima gara di triathlon del 2017.
Quest’inverno ho dovuto ridimensionare notevolmente la preparazione nella corsa a causa di un mal di schiena che mi sono procurato in novembre mentre correvo in montagna con amici che vanno troppo forte rispetto a me in salita e discesa, per cui qualsiasi pensiero di competizione tipo maratona o ironman full DISTANCE è abbandonato sul nascere per quest’anno.
Arrivo quindi a Lovere con 2 o 3 corse di 10/12 km la settimana, solo un “lungo” di 18 km circa un mese fa , una discreta preparazione di bici ed i soliti 3 allenamenti settimanali in piscina.
Dopo questa decideró il calendario di gare da disputare eventualmente nel 2017.
È un anno un po’ diverso rispetto a quelli precedenti come approccio mentale, non ho particolari obbiettivi se non quello di divertirmi nel praticare lo sport come faccio sempre.
In avvicinamento a questa gara ho preso parte ad alcune granfondo abruzzesi ed ho provato anche per la prima volta la pessima emozione del ritiro (a causa di 3 api mignotte che si sono fatte una scorpacciata del mio petto al km 119 su 130).
Quella di Lovere è una gara a cui ho preso parte l’anno scorso e mi è piaciuta molto per le caratteristiche di tutte le 3 frazioni, il nuoto è semplice visto che si svolge in un punto del lago praticamente piatto con solo 2 boe rosse e 2 gialle da tener d’occhio, la bici comprende 2 volte una salita di 5.5 km all’8/9% con il resto del percorso piatto sul lungolago dove si possono tenere buone medie e la corsa è piacevole nella location tra porto e lungolago di Lovere da percorrere in circuito.
La sera prima c’è la finale di Champions League e l’unico posto che trovo disponibile per mangiare e vedere la partita offre un menù di varie schifezze tra le quali le meno dannose sono: prosciutto crudo, mozzarella di bufala, pane e birra.
Successivamente ci sarà posto anche per un gelato artigianale alla frutta.
Dopo aver dormito la bellezza di 5 ore scarse mi sveglio con glicemia nella norma (130) e faccio 5 ui di bolo per una colazione con 10 fette biscottate+ marmellata , un succo di frutta alla pesca [110 gr cho ca stima DNL ndr] ed un caffè (tutto ció che l’albergo ha messo a disposizione per chi si alzava prima dell’apertura della sala ristorante).
Il cielo è scuro, le previsioni dicono acqua a catinelle, mi portò in zona cambio dove preparo rapidamente gli attrezzi per bike e corsa.
Poco prima di entrare in griglia trovo Giuseppe e Matteo, Stefano (gli altri tre DNL) so che è qui ma non lo vedo, la glicemia a 174 ormai è ora di partire e comincia a piovere.
Sono in acqua aggrappato al molo insieme ad altri 200, quando suona lo start mi ritrovo in mezzo ad una tonnara dove non riesco a nuotare ma riesco a bere mezzo lago e questo mi crea un disagio che decido di superare lasciando passare tutti per poi partire con il mio ritmo.
Non ho aspettative di classifica perció non mi importa di perdere qualche minuto.
Esco dal nuoto con un time pessimo, mi rendo conto che siamo sotto un acquazzone ed arrivo in zona cambio dove ormai è tutto strabagnato: calzini da strizzare, tubolari da sgonfiare leggermente,mantellina anti pioggia e glicemia a 99 , mangio una barretta, faccio l’iniezione di detemir mattutina da 15 ui [al volo! ndr] e via si parte.
Con la bici da crono e le ruote in carbonio è un disastro ma d’altronde siamo tutti nelle stesse condizioni.


Dopo 12 km c’è la prima salita percorrendo la quale tengo un buon ritmo e recupero diverse posizioni anche senza esagerare utilizzando comunque il rapporto più agile che ho (36/28), vedo già diversi atleti vittime di cadute e forature infatti in discesa è veramente pericoloso, non si puó nemmeno pensare di lasciare i freni e chi lo fa paga duramente la scelta (40% di ritiri) non posso provare la glicemia sotto la pioggia battente e mi alimento con 50g di carboidrati ogni 50 minuti. Alla fine il mio tempo nella frazione bike è superiore di 16 minuti rispetto al 2016 ma sono contento di essere uscito indenne considerato quello che ho visto in corsa.
Arrivo al T2 dove ci sono tutte le amiche ,gli amici che ci incitano e fa capolino anche il sole,guarda caso proprio quando bisogna correre, entro in zona cambio e posso riprovare la glicemia (87) mangio 48g carboidrati e parto senza avere la più pallida idea di come andrà questa frazione.

10 giorni prima un crampo al polpaccio destro mi ha provocato una contrattura che il massaggiatore mi ha tolto ed ho il pensiero che mi si riproponga da un momento all’altro per cui parto piano e spero di tenere fino alla fine. Sono 5 giri in mezzo ad una gioiosa folla di persone che ci incitano costantemente, man mano che i chilometri passano mi rendo conto di stare bene, mangio 28g al km 7 ed altrettanti al km 14,alla fine il tempo impiegato nella corsa è il migliore di sempre in un mezzo Ironman per cui sono soddisfatto anche se ho perso 18 minuti nel totale rispetto allo scorso anno ma con queste condizioni meteo era impossibile spingere in bici dove posso esprimermi meglio.
Anche nel post gara la glicemia è buona (147) e le 3 birre (medie di sicuro, ndr) mi spettano come la medaglia. Che dire?
Marellone non molla !!!