DMC TRIATHLON 14>16 OTT 2016 - Lago di Garda | Laboratorio Endurance #ditipo1

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DMC REPORT > testo di Cristian Agnoli, presidente DNL

“100% made in DNL, 100% finisher!”

Garda, provincia di Verona, Laboratorio endurance #ditipo 1 … DMC Triathlon … Diabetenolimits Master Camp.
Proviamo a fare un po’ di sana “sperimentazione dal basso”!
Venerdì 14 ottobre ha preso il via il primo camp laboratorio di approfondimento atletico e metabolico in atleti di endurance con diabete di tipo1 promosso da Diabetenolimits onlus (per ora siamo ancora una onlus… di nome e di fatto!)
dmc_type1sFino ad oggi avevamo studiato le risposte metaboliche su lavori incrementali (test di soglia, ripetute, progressivi) ma non avevamo ancora “osato” indagare in maniera strutturata e condivisa le dinamiche sul “lungo periodo”, sul “campo” e in “condizioni reali”.
Abbiamo deciso di iniziare dallo sport muldisciplinare per eccellenza: il triathlon. Logisticamente il più complesso, oltre che atleticamente e fisiologicamente. Necessariamente abbiamo dovuto optare per un gruppo “ristretto”.
Alle convocazioni, sì perchè per partecipare era necessario essere “chiamati”, hanno risposto in nove, ma solo cinque alla fine si sono presentati puntuali e motivati all’appuntamento.
Marco, la Francesca Zin, la Francesca Zen, Matteo e Stefano unitamente al “controllo sano”, Max (il sesto elemento).
L’altro Marco sì è fatto male in moto, Giuseppe correndo troppo; Carlo e Davide bloccati da sopraggiunti e imprevisti impegni professionali.
Tutti abili e arruolati invece i membri dello staff, giunti sulle sponde del lago di Garda (nb: a proprie spese!) sin dal giovedì, per definire gli ultimi dettagli e il protocollo.
Li nominiamo uno per uno … merce rara di questi tempi. Doc Mario Vasta, Doc Maurizio Sudano, Doc Laura Nollino, Doc Andrea Benso.
Doc Resident gardesana la nostra (mia?) Monica Miccio, nutrizionista instancabile.
Come da programma il venerdì è la giornata dedicata ai test di valutazione funzionale. E’ infatti necessario misurare il “motore” di ciascun atleta per meglio comprenderne il metabolismo dei flussi energetici.
Allo scopo la collaborazione con il Marathon Center di Brescia, dove tapis roulant e cicloergometri sono stati tirati a lucido per l’occasione.
La valutazione funzionale nella triplice disciplina è piuttosto complessa, e per motivi di tempo si è deciso di testare tre atleti sulla corsa e tre sulla bici in base a valutazioni sul loro curriculum sportivo. Incrociando poi i dati con l’anamnesi atletica e sfruttando l’esperienza degli allenatori, si è potuto dare indicazioni piuttosto precise agli atleti sui “ritmi  e soglie” in base alla propensione allo sforzo e all’impegno in grado di sostenere nella prova del sabato.
Puntualità svizzera e grande impegno per sprigionare velocità, watt e lattati, il tutto completato dalle rilevazioni glicemiche, capillari e da sensore (tutti i partecipanti montavano per l’occasione l’FGM, quello reperibile sul mercato a proprie spese, per intenderci!).
Un camp work in progress, basato sul dialogo “costruttivo”.
Pasto a tarda ora, e successivi briefing senza soluzione di continuità moderati dal presidentissimo assieme allo staff.
La pioggia battente ci impedisce di fare un sopralluogo sui percorsi e alla zona transizione. All’ispezione sul campo, quella con google map, cartelloni e mappe cartacee.
La definizione del protocollo richiede più tempo del previsto. Sono tante le cose da ricordare e fissare, non solo per gli atleti, ma anche per i medici, gli aiutanti e gli allenatori.
Glicemie capillari, flash, lattati, lap, giri, settaggio garmin, frequenze cardiache medie, del giro, massime e totali, misurazione del cortisolo, integratori d’attesa, veloci, a lento rilascio, dopo allenamento, il recupero, i fabbisogni energetici, le schede. Solo a riepilogarli ci stanchiamo. Ma tutto è puntualmente annotato, dibattuto, spiegato e rispiegato. Oltre a puntualizzare le “regole del gioco” … fisiologia dello sport, fisiopatologia dell’esercizio, approccio mentale, educazione nutrizionale applicata allo sport etc.
Ad ogni atleta “sperimentatore” viene assegnato un tutor (un medico o un atleta con diabete di maturata esperienza), responsabile della raccolta dati e dell’assistenza (?) ove necessaria.
A Marelli tutor Cristian, alla Zin il doc Benso, alla Zen la doctress Nollino, a Stefano il Mario Vasta e a Matteo il buon doc Sudano.
Al controllo sano Max si affianca il fratello Alberto (in questo caso è il “malato” ad assistere il non malato ….)
Prima di cena il dott. Huber Rossi illustra caso per caso i risultati dei test e viene definito per ciascun atleta il ritmo/i sostenibile durante il triathlon fai-da-te. La prova infatti non è massimale, ma deve restare entro le soglie aerobiche rilevate.
“Non è una gara” – continuiamo a ripetere ai presenti – ma una verifica critica su sè stessi. Dunque non misuratevi tra di voi, ma con voi stessi. Parole sante!
Sabato è il giorno della “grande prova” 🙂
schermata-2016-10-16-alle-11-00-48Sveglia comoda, ma non troppo, con colazione “assistita” dalla nostra Monica che si sgola per far recepire alcuni principi nutrizionali fondamentali, diabete o non diabete.
Le buone regole sono uguali per tutti. A noi farne un uso strategico e intelligente.
Ai Camp DNL non esiste la dieta per diabetici, l’allenamento per diabetici … esistono le regole della fisiologia, della nutrizione, dell’allenamento … a noi saperci cucire addosso il “diabete di tipo 1”. Tutto il resto è “paranoia” (scusate il pistolotto infilato nel report ndr).
La prima parte della mattina è spesa per rivedere i dettagli del protocollo, preparare il materiale e l’attrezzatura necessari e quindi spostarsi in zona transizione, in attesa che il tempo migliori. E migliorerà.
Temperatura mite, 19°C, ma cielo grigio, per poco ancora.
Solo intorno alle 13 riusciamo a far partire la prova, dopo aver verificato e disposto quanto necessario.
Huber Rossi (Marathon Center) e Mario Vasta al molo del giro di boa.
Alessandra (new entry Marathon) in zona transizione per i lattati.
Doc Laura Nollino, responsabile delle glicemie capillari e del monitoraggio dei sensori.
Doc Benso custode dei tamponi per il cortisolo, aiuto spillatore delle glicemie capillari e garante della corretta esecuzione del protocollo scientifico, correttore di bozze e campione dell’italiano corretto.
Doc Sudano (dottor, professor, direttor lup mann f….) responsabile scientifico in postazione fissa, una comoda cassetta di legno ritinteggiata per l’occasione.  Cappellino blu in testa e livello di concentrazione al massimo per raccogliere tutti i dati sulla modulistica predisposta.
Valeria a scattare foto, Alberto a sistemare il funzionamento dei garmin, il Presidentissimo a coordinare e allestendo la zona transizione con tutto il necessario (acqua e integratori)
Michela e Ilario accompagnatori-volontari tutto fare in base alle disposizioni sul posto.
Il sup con il nostro Nicola De Vecchi a metà del campo di nuoto per dare la miglior traiettoria.
Una squadra vera votata al successo dell’iniziativa.
Alle 13.04, finalmente, si parte: tutti in acqua. Brrrr che freddo!
Le due “Francesche” rompono gli indugi, seguite a 3 minuti da Matteo e Stefano e dopo altri 3 minuti da Marco e Max.
Subito capiamo che la prova di nuoto sarà la più complicata per l’inevitabile difficoltà nel gestire la via più diretta. Metri in più a parte (il più bravo è riuscito a fare “solo” 2,5km) , tutto si svolge come da programma. Sensazioni, rilevazioni glicemiche, lattati e dati atletici vengono puntualmente comunicati e annotati.
Le transizioni vengono svolte con calma, per non dimenticare nulla. Non è una gara.
Il sole fa capolino tra le nuvole e non ci abbandonerà mai più. Alla fine su DNL splende sempre il sole! Estate d’ottobre sul lago di Garda
Il primo a uscire dall’acqua è il nostro Ironmarelli in 57 minuti. Questo ci fa capire che la frazione nuoto si è rivelata assai più lunga dei 2 km originalmente previsti.
Tutti gli altri spuntano fuori dall’acqua a breve. Nell’ordine: Max (il controllo sano), la Zin e la Zen, Stefano e, un po’ più staccato, Matteo.
Ogni tutor segue il proprio “assistito”. Il Presidentissimo si distingue in particolare per il fondamentale ruolo nel recupero delle ciabatte di Marelli.
La bella giornata favorisce le gite fuori porta e il traffico sulla gardesana orientale va aumentando progressivamente. Ma nessun problema per i nostri triathleti, concentrati e rispettosi del codice della strada.
Nel frattempo l’ammiraglia con Huber e doc Mario Vasta si muove alla volta di Malcesine, giro di boa della frazione ciclista. Alla guida un presidentissimo scatenato che per giungere alla postazione di controllo prima del Marelli deve superare pullman e auto lentissime con manovre ardite.
Tutto fila liscio anche nella frazione “bike” (in totale poco meno di 60 km pianeggianti ma un po’ ventosi) con i controlli del lattato e delle glicemie e la verifica dei parametri atletici.
Non fu possibile invece al Presidentissimo recuperare il Marelli alla transizione bici corsa.
Dunque è compito di Alberto Brunelli scortare i “runner” nella frazione podistica da 14 km tutta sul lungolago.
Al cambio bici-corsa giungono nell’ordine: Marelli, Max, Stefano, la Zin e la Zen e Matteo.
Poderosa frazione in bici di Stefano, pur rispettando la forbice di frequenze e ritmi assegnati.
I dati vengono annotati, ci si confronta su se, quanto e quando integrare (in base alle necessità fisiologiche, non solo in base alle glicemie!!!!!!) e via.
L’ultima parola spetta sempre all’atleta?
L’assegnazione dei ritmi in funzione dello stato di forma valutato il giorno prima unitamente al rispetto delle frequenze cardiache entro soglia, sembra aver fatto bene al gruppo di atleti sperimentatori.
Non si rilevano situazioni di difficoltà o esaurimento. La fatica è ben gestita da tutti: ne è dimostrazione che la prova di corsa viene affrontata quasi in “scioltezza” da tutti i testanti, anche dai debuttanti sulla distanza (la Zin e la Zen).

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La passeggiata Garda Bardolino è affollata. I runner devono slalomeggiare, ma nessun problema.
Tutti raggiungono la zona “traguardo” e sono “finisher” di questo triathlon “de noialtri” o “fai-da-te” o “alla come riesce”. E sembra riuscito bene. 6 partiti, 6 arrivati: 100% finisher!
Primo a chiudere il nostro Ironmarelli che regge un ritmo da 4’50” al km sulla frazione da 14 km … per lui un tempo totale di 3h34 (transizioni escluse).
Nello specchietto pubblicato i tempi impiegati dai partecipanti a titolo conoscitivo.
Alla spicciolata, arrivano tutti: Max, Stefano, le due Francesche e Matteo.
Sì è fatto un po’ tardi, ma il sole ancora ci riscalda.
Ultimi adempimenti del protocollo: il tampone del cortisolo salivare e l’assunzione dei beveroni proteici e mix di carboidrati predisposti per favorire il recupero.
Difficile come far bere qualcosa a un bambino che si rifiuta perchè non gli piace. Viziatelli questi triathleti dal palato fine!
Atteso l’ultimo, recuperiamo il materiale e sbaracchiamo dirigendoci all’alloggio.

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Nel frattempo special guest è il ciclista professionista Davide Formolo: una bella sorpresa organizzata dal nostro Nik the Click grazie ai suoi canali privilegiati.
Qualche selfie, immancabile oramai, foto di gruppo e una bella chiacchierata dove scopriamo che i nostri test/protocolli non si distaccano (facendo le debite proporzioni atletiche ed economiche) da quelle dei team professionistici.
A seguire un mini briefing open-air mentre aspettiamo che il ristorante prepari i coperti.
Rancio ottimo abbondante e tutti a letto per recuperare le forze.
Huber ci saluta, per lui domani triathlon sprint di Piacenza. Farà 3° assoluto. DNL porta bene!
Per gli “sperimentatori dal basso” non è ancora finita.
Domenica è giornata di “scarico attivo”: il protocollo, pur se meno rigoroso, prevede un’uscita in combinato “bici+corsa” da svolgersi:

  • A digiuno
  • A poco più di 15 ore dal termine di una prova di endurance impegnativa
  • Senza modificazioni del profilo basale
  • Per una durata complessiva di circa 1h30
  • Rilevando alla fine il lattato e le sensazioni di sforzo sostenuto
  • Verificando le risposte glicemiche capillari e da sensore

Per l’occasione in opzione “sport” anche il presidentissimo ad accompagnare i ciclisti sulle colline dell’hinterland. Sole e caldo anche oggi. Fortunati!
Ultimo briefing di raccolta dati per accertare di non aver lasciato nulla al caso e di aver fornito TUTTI i dati atletici, fisiologici e metabolici richiesti.
Il lavoro è certosino, e dunque un po’ lungo, e lascia poco tempo a valutazioni e commenti a caldo, che pur non mancando, sono limitati al minimo sindacale.
Primo laboratorio endurance di #tipo1 concluso. Il secondo è già in programma per il 3-5 febbraio 2017, e si svolgerà in ambito “trailrunning”. A novembre le prime convocazioni.
Dopo la condivisione sul campo, quella via whatsapp, social network e affini, è tempo dell’approfondimento e del racconto (i camp passano, quello che scriviamo e fissiamo sul web resterà per sempre ….):
REVIEW: Allo staff medico l’analisi dei dati e l’invio di un abstract “scientifico” versione “userfriendly” per il sito (fatto salvi confronti interni più tecnici e pubblicazioni più complete su testate più autorevoli);
– DMC REPORT: Al Presidentissimo la pubblicazione di foto, tabelle e dati;
10 RIGHE DA … : A tutti noi, a qualsiasi titolo presenti, uno o più pensieri forti sul proprio vissuto a questo camp, limitando retorica e “volemose bene” al minimo sindacale;
SPIRITO DNL: A tutti noi divulgare, con pragmatismo e devozione, il verbo “DNL”;
DNL … AVANTI TUTTA!: Questa è la strada, sicuramente perfettibile, che si vorrebbe continuare a percorrere come Diabetenolimits. E per questo tipo di percorsi continueremo a spenderci;
TRIATHLON EXPERIENCE … Non si può escludere in futuro, un DMC Triathlon 2.0 .
Nell’attesa e nel dubbio, perchè non partecipare tutti assieme a un triathlon (olimpico, medio, mezzo ironman, ironman) del calendario 2017?
Prendetevi per tempo, fissate una data, un obiettivo e un percorso comuni!

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ELENCO PARTECIPANTI

  1. Marco Marelli, ditipo 1, Pescara
  2. Francesca Zenti, ditipo1, Bergamo
  3. Francesca Zini, ditipo1, Vicenza
  4. Matteo Padovani, ditipo1, Milano
  5. Stefano Cucchiari, ditipo1, Ancona
  • Controllo sano: Max Brunelli, Asd No Limits, MB