Luisa @ Chianti Ultra
RACE REPORT DI TIPO 1
15 MAGGIO 2021
73 KM +2700 M – RADDA IN CHIANTI (SI)
“CIO’ CHE BRUCIA DI TE,
TI INDICA LA VIA.”
(D. Pier)
L’ultimo report lo avevo scritto a settembre 2018, a conclusione dell’Adamello Ultra (90 km+5700m).
E allora rieccomi sui canali DNL!
Prima dell’emergenza Covid, avevo partecipato a due trail:
– gennaio 2020 WINTER TRAIL DEL MONTE PREALBA (24 km +1600m) – Bione (BS)
– febbraio 2020 BRUNELLO CROSSING (45 km +1820m) – Montalcino (SI)
L’idea era di prepararmi gradualmente alla Lavaredo Ultra Trail (LUT) alla quale mi ero iscritta per festeggiare il mio 40esimo compleanno, a giugno 2020. Poi con il Covid tutto ha subito un arresto ed ho deciso di spostare la mia iscrizione della LUT a giugno 2021.
E quindi eccomi qui…
Anche quest’anno l’emergenza Covid ha un po’ modificato il programma gare che mi ero immaginata, in preparazione alla LUT. Infatti, mi ero iscritta per il mese di marzo 2021 alla Chianti Marathon (42 km +1400m) e l’idea era di partecipare poi, nei mei successivi, ad altre competizioni in avvicinamento alla LUT, quindi con distanza e dislivello gradualmente più impegnativi. Invece, la Chianti è stata posticipata di un paio di mesi, al 15 maggio 2021: ho mantenuto l’iscrizione però ho chiesto di poter essere spostata su un’altra distanza, la Chianti Ultra (73 km +2700m).
Allora parliamo un pochino di questa CHIANTI ULTRA!
Gli obiettivi erano:
1) correre in una zona a me ancora sconosciuta: nutrire gli occhi. La piacevolezza di
percorrere nuove strade, sentieri, ammirando paesaggi mai visti;
2) fare una gita di alcuni giorni con tutta la famiglia: mio marito, mio figlio ed i miei genitori;
3) rimmettermi in pista, partecipando nuovamente ad una competizione sportiva;
4) valutare sensazioni ed esito della gara per decidere se partecipare alla LUT 2021.
E’ andato tutto per il meglio.
Rispetto al punto 1, essendo una donna abbastanza curiosa e desiderosa di viaggiare, mi piace iscrivermi sempre a gare che si snodano in territori sconosciuti. Questa possibilità la trovo stimolante, mi trasmette entusiasmo, vitalità e gioia. Sono stata in Toscana diverse volte ma la zona del Chianti mi mancava: colline, vigneti, ulivi, incantevoli borghi medievali, agriturismi, cantine, buon cibo e buon vino.
Legato al punto 1, c’è il punto 2: “carpe diem”, facciamoci tutti una bella gita! Uno dei week end più belli trascorsi con la mia famiglia.
VENERDì 14 MAGGIO:
Partenza da Caldonazzo (TN) al mattino presto.
Arrivo nella valle del Chianti a metà mattina. Tappa a GREVE IN CHIANTI:
– visita alla frazione di Montefioralle;
– passaggio al Castello di Verrazzano e acquisto bottiglie di vino presso la cantina dello
stesso, per uso personale e per amici;
– aperitivo pre pranzo in piazza, come i veri turisti;
– il pranzo: pianificato nel dettaglio alla Cantinetta di Rignana… l’apoteosi…Chianti a fiumi…tagliate… La location: un’oasi di meraviglia e pace… “Chi ben comincia, è a metà dell’opera!” Ero già soddisfatta! (A parte la pioggia che non prometteva nulla di buono per l’indomani…)
Pomeriggio:
– sistemazione per me, Michele ed Elia presso l’Agriturismo Ricudda a Castellina i Chianti, davvero caratteristico: un vecchio casale immerso nella natura, nel quale si trovano alcuni appartamenti. I miei genitori invece hanno alloggiato in un B&B poco distante;
– ritiro del pettorale a Radda in Chianti…freddo…un vento a dir poco fastidioso…nuvole che
minacciavano ancora pioggia..;
– cena in appartamento, tutti assieme appassionatamente: un bel piatto di pasta (io senza il vino però!!!), prosciutto cotto, insalata;
– dopo cena: preparazione del materiale per la gara e poi a letto verso le 22.
Notte tranquilla, ho dormito come un tasso.
SABATO 15 MAGGIO:
– sveglia ore 4.00 per fare colazione e per fare l’insulina rapida;
– ritorno a letto: voglio dormire ancora fino alle 4.45;
– prima delle 4.30 sentiamo bussare alla porta… ma chi sarà a quest’ora???!!! Mio papà!
Non riusciva a dormire così è venuto da noi con quasi 1 ora di anticipo (gli avevamo chiesto di venire nel nostro appartamento per fare compagnia ad Elia, che dormiva, mentre Michele mi accompagnava alla partenza);
– mi sento emozionata, curiosa ed entusiasta per essermi data l’opportunità di fare un simile viaggio!
– Il cielo è completamente limpido: il buonumore si amplifica!
– Michele mi accompagna alla partenza: il tempo di parcheggiare, salutare Andrea, un compagno di gara toscano, conosciuto in un’altra competizione anni fa. Parte il primo gruppo di atleti con il pettorale dal 1 al 100; pochi minuti di attesa e alle 6.05 entro in griglia anch’io con il pettorale 175, assieme al secondo gruppo. (La partenza è stata suddivisa in 3 gruppi, nel rispetto delle norme Covid)
…Si parte! L’emozione qualche istante prima di entrare in griglia e poi la felicità di essere lì e di partire.
Mi sento tranquilla, consapevole che ce la posso fare ma che non ho maturato nei mesi un tipo di allenamento (qualitativo diciamo) che mi consentirà di fare una prestazione spettacolare.
METABOLICAMENTE (vedi immagine della curva glicemica)
TRESIBA 15 U
HUMALOG colazione 1:15, pranzo 1:12, cena 1:12
NB: USO DEL SENSORE PER IL MONITORAGGIO CONTINUO DELLA GLICEMIA DEXCOM G6
– Subito prima della partenza ho impostato gli allarmi di ipoglicemia a 100 (in modo tale da poter intervenire tempestivamente per prevenire eventuali ipoglicemie) e a 230 (con un valore simile la glicemia ha la possibilità di ritornare nel range con l’attività fisica, senza bisogno di aggiunte di insulina rapida)
– Sono entrata in griglia con la glicemia stabile a 211 (ore 6.00): non ho integrato. Ero intenzionata ad iniziare con le integrazioni a partire dal 10° Km circa (dopo indicativamente 1 ora di corsa)
– Dopo 5 Km di corsa la glicemia era ritornata nel range, con un trend in discesa: ho iniziato subito ad integrare. Mi aspettavo che la glicemia potesse avere un trend in discesa nella primissima fase della gara: la mia curva glicemica infatti, anche senza fare attività fisica, tra le 6 e le 8 del mattino tende sempre ad avere un trend in discesa
– Il seguito della gara è stato metabolicamente meraviglioso: ho integrato ogni ora con circa 30/35 g di CHO: maltodestrine pure sciolte nell’acqua (25 g CHO) + 1⁄2 barretta (7 g CHO oppure 10 g CHO). Nessuna iniezione di insulina rapida.
– al ristoro presso Villa Vistarenni (36° Km) avrei trovato Michele con un panino senza glutine (essendo celiaca) + prosciutto cotto. Attraverso il ristoro (glicemia 136 con trend in discesa)… non vedo mio marito, non vedo Elia e nemmeno i miei genitori… inizia a salirmi il nervoso perché desidero addentare il mio panino! Sgranocchio qualcosina per evitare l’ipoglicemia e intanto chiamo Michele per capire dove si trova con il mio panino (mai telefonato o scritto SMS in gara…ma per un panino gluten free, si fa questo ed altro!) Tutti i miei famigliari, impossibilitati a raggiungere in auto il ristoro dove ci eravamo accordati di trovarci, si sono appostati lungo il percorso della gara, 4 km dopo Villa Vistarenni: il tempo di raggiungerli e finalmente mi mangio il panino al prosciutto (23 g CHO) + 1 succo di frutta (26 g CHO) con 0 unità di insulina rapida. Due chiacchere e riparto.
– poi ho continuato ad integrare ogni ora con circa 30/35 g di CHO: maltodestrine pure sciolte nell’acqua (25 g CHO) + 1⁄2 barretta (7 g CHO oppure 10 g CHO). Non ho avuto ipoglicemie o iperglicemie.
LA GARA
Ottime sensazioni. Serena. Costante nel passo, buon ritmo senza esagerare.
Mi viene da suddividere la gara in 3 parti:
1. I primi 20 Km di gara erano corribili: un leggero saliscendi su strade sterrate, guardando con meraviglia colline, vigneti, casali. Qui ammiravo anche atleti, uomini e donne, che correvano forte… poi nella seconda parte di gara alcuni di loro li ho oltrepassati: erano distrutti ed io invece mi sentivo ancora nel pieno delle mie forze.
2. Poi ci si è addentrati nei fitti e selvaggi boschi toscani, percorrendo sentieri, camminando spesso nel fango e attraversando diversi rivoli. Devo ammettere che preferisco i boschi del mio Trentino! La temperatura nella parte centrale della giornata ha iniziato a farsi sentire però l’arrivo di diverse nuvole che si spostavano repentinamente, creando un’alternanza di sole e ombra, ha evitato di soffrire per il caldo.
3. Infine, nella parte conclusiva della gara, si è ritornati in luoghi aperti e soleggiati tra agriturismi, casali, campagne, strade sterrate, vigneti.
Dulcis in fundo il classico arrivo in salita… dove l’allegria lascia il posto a qualche imprecazione…
Elia poco prima dell’arrivo che mi sta aspettando e ridendo grida: “Dai mamma, movi quel ciapet!” (= “Dai mamma, muovi quel culetto!”) Le risate generali di chi sta per giungere al traguardo con me e delle persone che tifano a bordo strada.
Il mio papà vicino alle transenne in prossimità dell’arrivo, incrocio il suo sguardo e l’emozione è reciproca.
Una gran bella giornata!
Gli abbracci di Elia, la felicità condivisa con tutta la mia famiglia che ringrazio!
TOTALE ATLETI ALLA PARTENZA: 245
– 212 UOMINI di cui 7 RITIRATI
– 33 DONNE di cui 0 RITIRATE
LUISA CAMPREGHER IN CLASSIFICA:
tempo impiegato: 10 ore e 20 minuti
9^ donna su 33 arrivate
117^ su 238 atleti arrivati (M/F)
117^ su 245 atleti partiti (M/F)
DOMENICA 16 MAGGIO:
Visita ad Arezzo. Piove ma ciò non ci impedisce di chiudere il nostro week end con un
pranzo prelibato a base di tagliate e tanto buon Chianti!
E ADESSO LA LAVAREDO ULTRA TRAIL MI ASPETTA!