16 OTTOBRE 2016 – HALF MARATHON CREMONA
…”Luisa, quando sorridi non c’è altro da aggiungere”…
DM1 dal 1982
Terapia multiniettiva: Degludec (Tresiba) 14 U – Novorapid 1:20 colazione – pranzo – cena
NB > Il giorno della gara non ho il sensore per il monitoraggio della glicemia.
Spesso mi dico “Luisa, l’arte dell’improvvisazione ti appartiene”… mi sto divertendo un sacco nel farmi trascinare dagli eventi, senza programmare eccessivamente gare a cui partecipare. Mi alleno costantemente, senza seguire tabelle per le quali non applico costanza ed impegno… mi piace correre, niente di più, anche se poi una parte di me desidera vedere qualche piccolo miglioramento nelle prestazioni.
Il mio amico Franz mi dice di essersi iscritto alla mezza maratona di Cremona e decido, un paio di settimane prima, di aggregarmi. Il giovedì della settimana che precede la gara faccio un lungo di 19 Km (in 1 ora e 44 minuti), apprezzando glicemie stabili (120 – 130) prima, durante e dopo l’allenamento, integrando con soli 6,5 g CHO (1 caramella) al 4° Km.
Ma…la sera di quel giovedì decido di aggregarmi ad un gruppo di folli sconosciuti per correre una 24 ore nel week end… tra il sabato pomeriggio e la domenica mattina mi corro così, improvvisando appunto, 32 Km… Le gambe a questo punto sono belle cotte: la settimana precedente la mezza maratona non mi rimane che riposare e recuperare le gambe. Faccio una corsetta blanda (8 Km) il mercoledì ed il pre gara il sabato (30 minuti). Fastidio al polpaccio sinistro, speriamo in bene!
Per la mezza maratona di Cremona non ho particolari obiettivi: non voglio impiegarci più di 1 ora e 55 e vorrei non cadere nel solito errore di integrare troppo prima/durante la gara.
IL GIORNO DELLA GARA:
METABOLICAMENTE
ORE | GLICEMIA | COSA MANGIO | CHO | INSULINA |
6.00 | sveglia | |||
6.15 | 61 | Mentre preparo il caffè mangio 1 caramella | 6,5 g CHO | 3 Unità Novorapid
|
3 fette pane | 36 g CHO | |||
nutella | 4 g CHO | |||
8.15 | 71 | 2 caramelle | 13 | |
9.15 | 117 | ———————- | ——————- | ———————— |
9.30 START | —————— | ———————- | ——————- | ———————— |
4° Km | —————— | 1 caramella | 6.5 g CHO | ———————— |
ARRIVO | 133 | 1 panino al prosciutto | 40 g CHO | 3 Unità Novorapid |
Sali contenenti CHO | 16 g CHO | |||
POMERIGGIO/SERA | normoglicemie |
NOTE:
- Glicemia 61 del risveglio è un valore con trend in discesa: ho riscontrato che Tresiba tende ad abbassare le glicemie proprio in queste ore del mattino. Se alle ore 6 ho 61, avessi proseguito a dormire, mi sarei alzata alle 7.30 per esempio con un valore ancora più basso.
- Tenendo conto della considerazione al punto 1), tuttavia, tengo presente il consiglio della dott. ssa Nollino (già applicato con buon esito al Trail della Vigolana a giugno): aumentare il bolo della colazione di 1 U per contrastare la mia reazione adrenergica.
- Viste le considerazioni 1) e 2) opto per fare 3 Unità di Novorapid a colazione anziché 2.
- A pranzo ho ridotto il bolo di 1 Unità perché il movimento del mattino avrebbe avuto la tendenza ad abbassare le glicemie.
Ho ragionato, ho avuto anche culo probabilmente (ah ah!) ma stavolta è andata bene!!!
Quesito: integrare durante una mezza maratona con soli 6,5 g CHO è sufficiente?! Per un qualsiasi atleta intendo (anche non diabetico), a livello energetico, può bastare?
Risposta al quesito in forma di “commento autorevole” di doc Mario Vasta: “Spesso quello che diciamo viene contraddetto dal nostro comportamento : uno dice che gli piace correre e basta e che non segue piani… ma poi dice in dettaglio che in allenamento ha fatto 19 km in 1h44’ ( e non 45’!) e pone comunque un obiettivo cronometrico preciso : meno di 1 h 55’! In realtà tutti abbiamo degli obiettivi, e non è una colpa: è un merito! … e magari se si programma una mezza nei 15 giorni prima non si fanno 24 ore e altre cose e si punta anche a 1H 45’ o meno.
Essere sinceri con noi stessi nello stabilire l’ obiettivo : questo è il punto!
Idem vale x integrazioni e glicemie : se il nostro obiettivo è considerarsi diabetici e vincere il record di quanta poca integrazione si è fatta nonostante il fantasma diabete/ipo che ci sovrasta… allora va bene anche con 6 g di integrazione … o anche zero integrazione, correndo un po’ più piano , diciamo nella soglia del lipidico.
Se invece l’ obiettivo è considerarsi atleti ( o comunque puntare alla miglior performance possibile) allora il punto è un’ altro : integrare con + CHO possibile( in base alla tolleranza del nostro stomaco e organismo in genere) visto che è dimostrato in atleti di élite che riuscire ad assumere fino a 1,5g di CHO/kg di peso/ora migliora la velocità media e quindi riduce il tempo di gara ( più CHO si consumano + forte si va).
A questo punto la vera sfida è capire quanta insulina ( basale/boli ) fare x mantenere una glicemia accettabile con questa integrazione : questa potrebbe esser la visione.
Un abbraccio a Luisa con l’augurio di correre ancora insieme
AGONISTICAMENTE
Non avevo grandi obiettivi, vedevo questa mezza come un allenamento e intendevo verificare se anche in gara poteva funzionare l’integrazione con 6 g CHO di destrosio, come sperimentato la settimana precedente in allenamento. Inoltre, reduce dalla 24 ore, avevo il polpaccio sinistro ancora dolente e quindi non volevo rompermi per tirar giù 1 minuto… volevo stare entro il tempo di 1 ora e 55 minuti, nulla di più.
Il percorso non si è rivelato piatto e semplice come lo immaginavo: qualche saliscendi, il ciotolato in centro, la ciclabile sotto il sole. Un percorso tutt’altro che noioso.
Io e Franz siamo partiti abbastanza tranquilli. E’ stata l’unica mezza durante la quale ho anche chiacchierato: mi guardavo in giro, parlavo della temperatura, della città, del percorso…
Ho bevuto qualche sorso d’acqua a tutti i ristori, ogni 5 Km. Al ristoro del 10° Km l’acqua che ho bevuto mi ha provocato qualche crampo alla pancia e pareva mi venisse un attacco di “cagotto” (diarrea, ndr) … pessima sensazione… che per fortuna dopo poco è svanita…
Dopo il 10° Km ho dovuto combattere con la mia tentazione di mangiarmi un’altra caramella “per sentirmi più al sicuro”. E’ iniziato un dialogo interiore…
- “Luisa di cosa hai paura?! Non vai mai in ipoglicemia in gara, anzi, arrivi sempre in iperglicemia! Questa volta non fare la solita cazzata di mangiare più del necessario!”
- “Si, però… se proprio questa volta mi scende la glicemia?!”
- “E cosa cazzo vuoi che ti succeda?! Se scende sei legittimata a mangiarti l’angustiata caramella! Se scarti la caramella e te la mangi, mi incazzo! Fiducia!”
Pochi attimi e azzittisco tutte ste vocine che mi stanno sulle palle!
Voglio correre serena e sono certa che quella caramella proprio non mi serve. In un batter d’occhio sarò all’arrivo, le sensazioni sono buone, fidati! Fiducia! Fiducia e leggerezza! Niente pensieri, niente ragionamenti (fatti durante gli allenamenti, oggi non è necessario!), niente dubbi, niente domande, VAI!
Dopo i 15 Km avrei avuto la spinta per aumentare il passo ma il mio amico Franz non stava bene di pancia e volevo valutare come si metteva per lui.
Al 17° Km, assicurandomi che Franz ce la facesse a terminare la corsa, ho sentito il desiderio di aumentare il ritmo ed ho corso gli ultimi 4 Km da sola.
A differenza di altre mezze maratone in cui, integrando eccessivamente, correvo in iperglicemia sentendo le gambe di conseguenza rigide (iperglicemia = rigidezza? ndr) , questa volta mi sentivo davvero bene, leggera, le gambe giravano ed ero serena, felice, fatica zero.
Ho capito che potevo fare un tempo decente, senza grosse pretese visto che fino al 17° ho mantenuto un passo relativamente tranquillo.
Ho utilizzato il cardiofrequenzimetro rilevando battiti con una media di 160 fino ai 16 Km circa.
Dal 17° ho iniziato ad aumentare gradualmente il passo arrivando a 185 di battiti in zona arrivo.
Taglio il traguardo in 1 ora e 51.
BUONA BASE PER FUTURI MIGLIORAMENTI!